notizia

di Leonardo Piccinini

AAI e MODENANTIQUARIA

Sostenere, valorizzare e proteggere.

Sostenere, valorizzare, proteggere: con questo spirito l’Associazione Antiquari d’Italia partecipa alla XXXI edizione di Modenantiquaria (presso ModenaFiere dall’11 al 19 febbraio, inaugurazione a inviti il 10), una mostra che negli ultimi anni ha saputo crescere per qualità e numero di visitatori (35mila nel 2016).

Per la prima volta, introduzione scenografica all’esposizione, uno stand collettivo dell’Associazione (allestito dall’architetto Ruggero Moncada di Paternò) presenterà dieci opere di importanti antiquari, dalla pittura tardogotica all’arte del Novecento: una selezione articolata (anche geograficamente) degli associati AAI (ben 42 presenti in mostra!).

Modenantiquaria ha scelto da anni una delle più potenti immagini dell’arte italiana, il busto di Francesco I d’Este di Bernini (1650), per sottolineare il legame con la città e la Galleria Estense che lo ospita, riaperta nel 2015 dopo tre anni di chiusura post terremoto. L’Associazione, per il terzo anno consecutivo, partecipa con un restauro alla campagna di valorizzazione del vasto (e ancora poco conosciuto) patrimonio del museo. Dopo le Allegorie delle Stagioni di Francesco Bertos, i maestosi alari da camino di Niccolò Roccatagliata, è ora la volta di due raffinate erme in bronzo (altezza 34 cm) di Alessandro Vittoria (Trento 1525 – Venezia 1608), notissimo scultore, autore di alcune delle più belle opere del ‘500 in terra veneta. "Mi compiaccio che anche quest'anno in occasione di Modenantiquaria l'Associazione Antiquari d'Italia abbia voluto regalare un restauro alle Gallerie Estensi. Questo tipo di collaborazione tra museo e antiquari non solo aiuta il museo nel nostro importante compito di tutela, ma aiuta anche a concentrare attenzione e interesse sulle collezioni permanenti, spesso dimenticate in favore delle grandi mostre temporanee” dichiara Martina Bagnoli, direttrice del museo modenese.

E, tra gli appuntamenti collaterali della manifestazione, da non perdere:
sabato 18 febbraio  ore 17
D'après le Guide. Incisioni seicentesche da Guido Reni
presentazione del volume di Francesca Candi
insieme all’Autrice intervengono:
Andrea Bacchi  Direttore Fondazione Federico Zeri
Daniele Benati  Professore Ordinario Università di Bologna
Saluto del Presidente AAI Carlo Orsi
moderatore Leonardo Piccinini

Non si finirà mai di sottolineare abbastanza il contributo che il mercato dell’arte ha dato all’avanzamento degli studi, alle ricerche, ai restauri. L’Associazione Antiquari d’Italia, in particolare, sostiene da tempo una gloriosa e vivace istituzione bolognese, la Fondazione Federico Zeri, ospitata insieme al Dipartimento di Arti Visive dell’Università di Bologna nello splendido complesso di Santa Cristina, e impegnata in un costante lavoro di catalogazione, digitalizzazione e messa online della fototeca del grande storico dell’arte di cui porta il nome: un vastissimo database a disposizione del mondo, gratuitamente, strumento indispensabile e punto di partenza per tante ricerche. Il volume di Francesca Candi, edito dalla Fondazione e stampato con il contributo dell’AAI, indaga la fortuna seicentesca di Guido Reni (1575-1642) attraverso le incisioni di derivazione, alle quali non era stato finora mai dedicato uno studio sistematico.